AI Week (13/14 Maggio a Milano) è il più grande evento europeo sull’Intelligenza Artificiale che quest’anno affronta, tra gli altri, il tema della trasformazione radicale dei processi produttivi, organizzativi oltre alle nuove sfide culturali e professionali.

Potenziare, non sostituire

Nel suo intervento d’apertura, Paolo Zangrillo (Ministro per la Pubblica Amministrazione) ha sottolineato il ruolo dell’intelligenza artificiale come strumento per potenziare le capacità dei lavoratori e la necessità di formazione in tal senso. La transizione digitale infatti deve avvalorare le competenze e non mirare a sostituire le risorse.

Mansioni standardizzate e ripetitive come la gestione delle segnalazioni possono essere svolte dagli Agenti AI ottimizzando le risorse aziendali e implementandone le opportunità.

Gli Agenti AI in due parole

L’intelligenza artificiale agentiva (Agentive AI) è la branca che sviluppa sistemi di AI che funzionano come agenti autonomi in grado di svolgere compiti e operazioni per conto degli utenti capendone le esigenze, imparando e lavorando in modo proattivo.

Alcune funzionalità sono:

  • Costruzione di modelli di spesa basati sul flusso di denaro in entrata e in uscita sull’app bancaria.
  • Avvisi sulla situazione sanitaria basati sull’apprendimento delle abitudini e sulle attività quotidiane.

Questi due esempi non mirano a sostituire le figure di assistente finanziario e medico bensì a integrare ulteriori punti di vista al fine di aiutare l’utilizzatore a relazionarsi meglio con gli esperti disponendo di dati personalizzati sulla propria anagrafica.

Una volta strutturati e formati a dovere gli agenti possono muoversi autonomamente, collaborando tra loro o con persone fisiche. In questo modo l’intera esperienza lavorativa evolve in termini di qualità perché viene efficientata e ulteriormente avvalorata.

AI Week: la parola a OperAI

Tra gli ospiti più di spicco figura sicuramente Abran Maldonado, OpenAI Ambassador (OpenAI per la prima volta in Italia) che ha spiegato in modo semplice i concetti alla base della creazione di assistenti virtuali tramite prompt sottolineando l’importanza della comunicazione tra le competenze distintive per il futuro.

AI Week: etica e responsabilità

Luana Lo Piccolo, AI Ethics and Legal Tech Expert, durante l’intervento intitolato Tech for Humanity: Leading with Ethics to Shape a Brighter Future ha invece approfondito il tema del rapporto tra tecnologia, etica, diritto e politica ovvero (per farla semplice) quali linee guida deve seguire il progresso artificiale per restare nei limiti e non violare i diritti umani.

L’AI necessita di una normativa chiara e precisa che permetta il raggiungimento di un equilibrio produttivo tra innovazione e umanità cosicché entrambe camminino insieme senza pestarsi i piedi a vicenda (alcuni territori esaminati sono privacy, discriminazione e sfruttamento delle PI). Tali principi vanno costruiti insieme attraverso un dialogo continuo tra le parti nel quale un ruolo importante è rivestito da istituzioni governative pubbliche e private.

AI Week - L'evento

AI Week: creatività

Carlo Rodomonti, responsabile marketing strategico e digitale di Rai Cinema, dopo il conferimento del premio John McCarthy spiega l’impegno delle AI nei progetti complessi e multidisciplinari che coinvolgono elementi di innovazione e ottimizzazione delle risorse. Parole come realtà virtuale, metaverso e intelligenza artificiale ruotano attorno a concetti quali creatività umana e branding.

Nel settore cinematografico e teatrale le intelligenze artificiali non possono creare ma elaborare esclusivamente dati preesistenti. A tal proposito Rodomonti sottolinea i limiti delle AI rispetto alle competenze artistiche di registi e addetti ai lavori che sicuramente potranno beneficiarne ma allo stato attuale sono ancora questi ultimi a restituire allo spettatore un’impronta originale e soggettiva.

AI Week: processi aziendali

L’impatto delle AI nei processi aziendali non è un discorso nuovo. Essi infatti permettono di ottimizzare la produttività elaborando più velocemente un enorme quantitativo di informazioni ottimizzando l’intero ecosistema (come visto per gli Agenti AI).

I problemi riscontrati nell’utilizzo di queste risorse sono talvolta, come anticipato dal Ministro Zangrillo, la mancanza di formazione adeguata che si traduce nell’inattendibilità dei dati inseriti (elemento base nell’elaborazione) ma soprattutto nel rigetto da parte dei lavoratori a ricorrere alle nuove tecnologie per bias o pregiudizi spesso legati a paura o disinformazione.

In alcuni settori questo gap non esiste e si sono riscontrati risultati incoraggianti con un’ottimizzazione dei processi di quasi il 40% con conseguente ampliamento dei modelli di business.

Questi sono solo alcuni degli spunti che AI Week 2025 ha messo sul piatto contribuendo alla comprensione delle intelligenze artificiali come realtà oggettiva sempre più correlata alla quotidianità soprattutto in ambito lavorativo.

Gli animatori dei vari speech hanno delineato molte delle linee guida per il futuro. Alcune riguardano l’uomo, la formazione e la sua percezione degli strumenti. Altre si focalizzano su etica, diritto e gestione dell’intelligenza.


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