A marzo 2024 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha disposto un documento nel quale vengono analizzati gli impatti dei fattori ESG di sostenibilità, governance e finanza con particolare riferimento alle PMI.

L’obiettivo della Commissione è aggiornare imprenditori e CdA rispetto al mutamento del mercato nei confronti delle tematiche trattate contestualizzando le best-practices dell’ormai nota Normativa – D.lgs 14/2019.

Alcuni focus importanti sono l’impatto delle intelligenze artificiali e il direzionamento verso forme di digitalizzazione consapevole che purtroppo in molti casi si arenano ad intenzione dichiarata per mancanza di competenze peraltro facilmente finanziabili.

Come per gli Adeguati Assetti anche i fattori ESG diventano dunque un pretesto per illuminare l’imprenditore sull’ammodernamento amministrativo nei confronti di un contesto sempre più avanguardistico nel quale perfino le ragioni sociali si allineano eliminando le differenze.

Nuovi modelli di business

Il documento si concentra sulla relazione tra imprese (indipendentemente dal fatto che siano quotate o meno) finanza, sostenibilità e compliance nei modelli espressi dal sistema finanziario (il punto di vista delle agenzie di credito sulle PMI, la gestione del risparmio, il cash flow e la pianificazione sul lungo termine).

Il sistema bancario nell’ultimo periodo è interessato a nuove opportunità d’investimento che tuttavia possono celare insidie. Perciò l’incidenza di Adeguati Assetti e fattori ESG diventa la leva per ringiovanire l’immagine di solvibilità e lo strumento principale per decidere la capitalizzazione di nuove opzioni avvantaggiando il richiedente rispetto ai competitor.

Il ruolo di ESG e Adeguati Assetti

Nel disegno globale della relazione datata marzo 2024 appare pertanto evidente il rapporto ambivalente tra Adeguati Assetti e fattori ESG (environmental, social, governance) al fine di stringere e fortificare le connessioni tra imprese e investitori soprattutto quando questi ultimi rientrano nel settore bancario (e creditizio) mentre i primi sono piccole e medie imprese finora rimaste ai margini del discorso perché percepite meno solvibili delle sorelle maggiori.

Il CNDCEC sottolinea come grazie a questi due strumenti sia possibile allineare le realtà aziendali attraverso una corretta amministrazione che fornisca affidabilità e accesso a forme d’investimento specifiche portando crescita, evoluzione e raggiungimento di obiettivi finora percepiti a lungo termine o perfino utopistici.


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