l tema della green energy, insieme al ruolo dell’intelligenza artificiale nella filiera produttiva, ha composto un interessante spunto di riflessione ai tavoli dell’Innovation Days lo scorso 14 aprile a Brescia.

La green energy si sviluppa attorno alle tre linee guida del concetto di sostenibilità: produzione di energia rinnovabile, utilizzo (efficientamento e risparmio energetico) e impatto ambientale in termini di inquinamento.

Al contrario del pensiero comune quindi ragionare sul green per un’azienda equivale a inserirsi in un contesto economico complesso di sviluppo che non sempre è chiaro e accessibile.

Il ruolo delle istituzioni

Secondo Franco Gussalli Beretta è necessario un intervento puntuale delle istituzioni. Le aziende si sono sempre dimostrate ricettive ma devono essere accompagnate lungo l’iter che altrimenti risulta articolato e poco attrattivo.

Se si considera l’esempio del fotovoltaico nell’industria 5.0 appare evidente la necessità di sburocratizzare le pratiche per l’accesso a specifici termini e condizioni che talvolta allontanano gli imprenditori alimentando segmenti opposti o controproducenti.

Laura Castelletti aggiunge i progetti cittadini ai quali sta lavorando in modo massiccio da prima dell’insediamento: alle auto a guida autonoma per il servizio di car sharing testate lo scorso 22 gennaio seguono metropolitana e il ripristino della linea tranviaria urbana.

Per la sindaca l’opportunità della green energy contribuisce a realizzare luoghi puliti, nuovi posti di lavoro e soprattutto minor dipendenza dalle fluttuazioni del mercato.

Sinergie tra pubblico e privato

La chiave di volta per lo sviluppo della green energy sono le sinergie tra cittadini e istituzioni, pubblico e privato.

Gli Innovation Days sono dunque la sfida a diventare una città europea che ispiri in continuazione. Alfacciai e A2A promuovono sistemi di teleriscaldamento che limitano l’emissione di CO2 in modo analogo a quanto proposto da Ori Martin per il raffreddamento dei propri data center.

Green energy - Città pulita

Sostenibilità in Lombardia

Il controllo della sostenibilità non riguarda il singolo bensì la collettività. Parlando di sinergie tra cittadini e istituzioni viene posto il focus sul cambio di mentalità.

Le aziende sono composte da persone i cui ragionamenti vanno formati e alimentati già a livello scolastico grazie all’intervento delle regioni e in base alle necessità di queste ultime dal punto di vista socioculturale e geografico. A ciò segue un comparto formativo continuativo più adulto per impedire ad esempio che risorse energetiche vengano gestite malamente o addirittura ignorate laddove invece potrebbero rappresentare un punto di forza non solo per il territorio ma per l’intera Penisola.

A livello aziendale è necessario rendere meno criptico e critico il processo burocratico e le opzioni di accesso alle opportunità.


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