L’innovazione è il pilastro sul quale poggia il successo di un’azienda. La creazione di una cultura digitale aziendale che interessi le imprese è da sempre alla base di Innovation Days.
Con queste parole si è aperta la tappa bresciana della settima edizione del roadshow organizzato da Il Sole 24 Ore che indirizzerà l’attenzione su quattro temi:
- ingresso dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi e di governance
- efficientamento energetico (sostenibilità economica e ambientale)
- internazionalizzazione
- sostegno pubblico e privato a imprese e start-up
Innovare significa cogliere le opportunità
La data del 15 aprile non è casuale. Ricorre infatti la Giornata Internazionale del Made in Italy e Innovation Days Lombardia ha ricevuto la riconoscenza ministeriale quale appuntamento celebrativo della creatività e dell’eccellenza nostrana.
Il costante aumento di start-up sottolinea il trend secondo cui nei momenti d’incertezza ciò che fa la differenza è l’innovazione. Chi coglie i cambiamenti e le trasformazioni della tecnologia plasma il futuro.
La Lombardia e Brescia nello specifico sono da sempre punti di riferimento per il settore manifatturiero spesso proprio grazie all’apporto delle piccole realtà che forniscono servizi a industrie più grandi e strutturate.

Avanzamento tecnologico
Lo scenario internazionale è ora polarizzato attorno a USA e Cina e sarebbe irreale pensare che l’Europa recuperi in modo significativo nel settore di intelligenza artificiale e tecnologia avanzata. Ciò tuttavia non significa lasciar sfumare le opportunità di inserire tali conoscenze all’interno del processo di produzione ponendo fine agli eccessi del passato che hanno limitato l’industria manifatturiera per riacquisire posizioni in settori dove l’innovazione è di primaria importanza come automotive, chimica e meccanica.
Formazione tecnologica
Secondo Franco Gussalli Beretta, Presidente e CEO di Beretta e Presidente di Confindustria Brescia fino al 12 giugno, l’onda dell’AI va cavalcata per non essere travolti e perdere l’occasione di intervenire ad esempio nell’automatizzazione della catena produttiva e nella gestione dei dati.
Per farlo tuttavia è necessario sviluppare pensiero critico, creatività e soprattutto la giusta formazione in materia.

Seguendo l’esempio cinese, dove l’apprendimento delle intelligenze artificiali diventerà materia di studio dalle elementari, Brescia lancia il progetto Making Future per l’insegnamento delle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) con laboratori dedicati ai giovanissimi da 0 a 12 anni.
Lo spazio italiano a Osaka 2025 ribadisce il concetto presentando le eccellenze della penisola e promuovendo diplomazia, genio e creatività al fine di trasmettere al mondo ma soprattutto ai giovani la cultura del saper fare italiano.
Integrazione tecnologica
La recente guerra dei dazi colpisce anche la Lombardia (principale regione italiana nel settore manifatturiero e responsabile del PIL). Secondo Claudio Zirilli, responsabile Leasing&Rental Banca IFIS, il 2025 replicherà probabilmente i risultati stagnanti del 2024 ma con la consapevolezza aggiuntiva di avere imprese in grado di adattarsi e reagire.
Non tutti i settori infatti sono in stallo. Alcuni, come agroalimentare e farmaceutico permettono di compensare, innovando, mantenendo le posizioni e cogliendo le opportunità che il mercato metterà a disposizione nei prossimi anni.
Meccatronica e stampanti 3D accompagnano l’integrazione tecnologica delle intelligenze artificiali in molte linee di produzione laddove la maggior parte degli investimenti sono direzionati nella digitalizzazione (il 35% delle imprese investe nelle AI sia nei processi che nello sviluppo).
L’immagine della fabbrica sporca viene sostituita, nella visione di Erminio Bissolotti con la più promettente di incubatore nei confronti delle AI il cui impatto può essere paragonato all’avvento dell’elettricità.
Non tutte le aziende raccolgono la sfida
Giuliano Noci, professore di strategia e marketing presso il Politecnico di Milano, sottolinea che purtroppo non tutte le aziende hanno colto l’importanza dell’integrazione digitale nella filiera produttiva investendo in essa quel tanto che basta per renderla voce di bilancio ma senza reale interesse e consapevolezza.
L’AI diventerà un processo che si aggiungerà agli altri perché lavora sui dati trasformandoli in azioni logistiche e di produzione. Qualunque oggetto sarà in grado di parlare e abilitare servizi.
Il fattore trasformativo delle intelligenze artificiali
L’impresa manifatturiera deve avvicinarsi all’innovazione secondo alcune linee guida:
- codifica dei dati: il dato rappresenta una fonte di valore e questo concetto spesso non viene compreso.
- privacy: è importante approfondirne il corretto significato evitando la disinformazione.
- organizzazione: l’economia di scala non si deve più ridurre alla sola impiantistica ma deve espandersi alle conoscenze. I servizi devono comunicare tra loro (logistica e assistenza clienti ad esempio spesso non sono in contatto e le operazioni ne risentono).
- competenze: le AI diventeranno i sistemi produttivi e informativi delle attività codificate. Buona parte dei programmi oggi possono essere scritti dalle AI come anche alcune attività di robot e controllo qualità. L’essere umano quindi non è più chiamato a risolvere problemi codificati bensì a porsi le domande corrette e a decidere le traiettorie giuste in funzione dell’innovazione.
Non solo LLM
Spesso, immaginando le intelligenze artificiali ci si concentra sui cosiddetti LLM (Large Language Model) ovvero modelli basati su tecniche di machine learning che comprendono, generano e interpretano il linguaggio umano.
Brescia, la Lombardia e l’Italia invece devono ampliare il concetto reinterpretando in chiave contemporanea le sedimentate visioni delle cose.
Nel settore della mobilità ad esempio la macchina non rappresenta più un mezzo di spostamento ma diventa uno smartphone su ruote che assiste il guidatore a raggiungere un obiettivo ottimizzando i processi.
Questo punto di vista rende l’AI un fattore abilitante perché abilita valore nelle imprese che si occupano di automotive (eccellenza mondiale nella componentistica) le quali hanno dati per stimare i passi verso il futuro dell’innovazione e l’incontro con le esigenze della clientela.
È possibile rivedere il video completo dell’evento qui
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