Sostenibilità, sviluppo sostenibile, ESG, green economy sono termini che negli ultimi anni riempiono auditori e talk a ogni livello oltre ad essere presenti in forma quasi ridondante nelle normative. Ma cosa significa realmente essere sostenibile e quante forme di sostenibilità esistono?

Questo articolo non ha la presunzione di rispondere a tutte le domande ma prova a lanciare qualche definizione per migliorare la conoscenza su un tema ormai quotidiano dando spunti di riflessione concreti sul significato più generale del termine.

Sostenibilità: un primo accenno

Sostenibile per un azienda può avere tre significati:

  • impatto sulle persone (benessere dei dipendenti e delle loro famiglie)
  • Impatto sul territorio (cambiamenti a livello territoriale legati all’attività)
  • Impatto sull’ambiente (modifiche naturali alla zona in cui si opera)

Il problema della misurazione

Per misurare i livelli di sostenibilità esistono indicatori di carattere internazionale che tuttavia non possono essere generalizzati perché ogni Paese gestisce autonomamente la raccolta dei dati.

Una prima soluzione è stata creata dall’ISTAT avviando una ricerca che restituisse un quadro informativo integrato e in costante aggiornamento che monitora la performance economica delle imprese impegnate nello sviluppo di modelli di business sostenibile a livello socio/ambientale.

Sostenibilità ambientale

Il termine indica l’insieme dei comportamenti che riduce l’impatto (negativo) dell’impresa sull’ambiente naturale:

  • Controllo e riduzione dell’utilizzo di energia
  • Aumento dell’uso di energia fa fonti rinnovabili
  • Controllo e riduzione dell’uso dell’acqua
  • Riciclo e trattamento dei rifiuti
  • Riduzione delle emissioni in atmosfera
  • Riutilizzo di materiale di scarto per nuova produzione di altri beni o degli stessi
  • Condivisione di beni e servizi (abitazione, trasporti, spazi lavorativi, etc.)

Sostenibilità sociale

Questo punto accorpa i comportamenti che influiscono positivamente sul benessere dei lavoratori (equamente e senza distinzione di classe o genere) valorizzandone capacità e competenze e supportando istruzione, democrazia, partecipazione e giustizia.

In tal senso, le imprese diventano un catalizzatore per l’intero territorio in cui operano mostrando uno stile di vita coerente con gli obiettivi preposti.

Sostenibilità delle imprese con almeno 50 dipendenti

Le imprese nazionali e internazionali con almeno 50 dipendenti dimostrano interesse e attenzione all’ambiente naturale e sociale con percentuali incoraggianti di azioni in tal senso:

  • 90% raccolta differenziata.
  • 71% controllo e riduzione dell’utilizzo di energia
  • 56% controllo e riduzione dell’utilizzo dell’acqua
  • Oltre il 50% controlla e cerca di ridurre le emissioni in atmosfera
Sostenibilità_ Misure adottate dalle imprese con almeno 50 dipendenti tra il 2015 e il 2017
Misure adottate dalle imprese con almeno 50 dipendenti tra il 2015 e il 2017

Sostenibilità delle imprese con oltre 50 dipendenti

Ampliando le dimensioni si nota un maggior interesse al benessere dei lavoratori rispetto ai fattori ambientali concentrandosi su formazione continua (80%) e occupazione sul territorio (70%).

Sostenibilità e dimensione aziendale

Gli ultimi due paragrafi evidenziano una correlazione tra dimensioni e approccio alla sostenibilità sociale e ambientale.

Per quest’ultima spunta tutte le aziende si collocano a un livello quantomeno sostenibile mentre per l’aspetto sociale solo le imprese medio grandi con oltre 250 dipendenti raggiungono livelli che riflettono standard ordinari.

Sostenibilità e tipologia aziendale

Analizzando i codici Ateco si nota una differenza legata in buona parte agli obblighi normativi specifici per ogni azienda soprattutto quando si tratta di gestione di energia elettrica, acqua e rifiuti.

Normative stringenti portano ad alti livelli di virtuosismo ad esempio nel ramo manifatturiero e dell’estrazione mineraria che invece decadono quando ci si sposta su trasporti (agenzie viaggio, noleggio, etc.) e immagazzinamento.

Tiriamo qualche somma

La ricerca prosegue considerando certificazioni, suddivisione territoriale etc. lasciando emergere molteplici spunti di riflessione. Le imprese italiane stanno progressivamente adottando pratiche di sostenibilità. Tuttavia alcuni fattori come mancanza di competenze e costo degli investimenti necessari per l’adeguamento spesso ostacolano il processo.

Un incentivo

Dalle fonti consultate e dalla stessa ISTAT emerge l’esistenza di un doppio legame tra:

  • integrazione delle misure sostenibili e performance: è significativo e generalizzato che l’adozione di atteggiamenti virtuosi ottimizza la produttività attribuendo altresì valore aggiunto agli addetti.
  • integrazione delle misure sostenibili e longevità: le aziende che rispettano indici totali di sostenibilità sociale e ambientale permangono sul mercato più a lungo della media.

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