La Normativa sugli adeguati assetti entra in vigore nel 2019 ponendo nuove prospettive a concetti noti agli organi imprenditoriali. Uno di questi è il principio di adeguatezza (art. 2381 c.c.) che richiede la tempestiva rilevazione dell’eventuale crisi e l’altrettanto immediato intervento per la sua risoluzione. Il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza inoltre estende l’applicazione legislativa a tutte le società indipendentemente dalla loro natura di persone o capitali.
Soggetti coinvolti
Gli adeguati assetti coinvolgono tutti gli organi sociali in modo specifico: le valutazioni del CdA si basano sulla cura redatta dai delegati. Laddove presente, il Collegio Sindacale è indicato per vigilare l’efficienza organizzativa.
Strumenti di valutazione
Gli amministratori sono chiamati a monitorare costantemente lo stato di salute dell’impresa attraverso strumenti che è possibile apprendere con l’adeguata formazione in materia di programmazione, pianificazione e controllo di gestione.
A tal proposito è importante sottolineare la necessità di possedere le giuste competenze perché grazie ai report amministrativi è possibile constatare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, l’equilibrio finanziario e di conseguenza prevedere la continuità aziendale.
L’onere dell’imprenditore e del CdA è la capacità decisionale ovvero la possibilità di fare scelte corrette in linea con idea e sviluppo aziendale. Questi report di valutazione aiutano notevolmente in tal senso permettendo una pianificazione precisa che altrimenti risulterebbe spannometrica e rischiosa.
L’obbligo di segnalare anomalie
Gli adeguati assetti introducono l’obbligo (art. 2086 comma 2 c.c.) di segnalare un’anomalia entro 30 giorni. L’imprenditore (o l’organo di controllo preposto) dovrà inoltre presentare gli interventi per gestirla e garantire continuità aziendale.
La necessità di un simile provvedimento è motivata dalla mutevolezza degli assetti e dalla ormai quotidiana trasformazione interna delle imprese che non possono focalizzarsi sul passato o sul presente ma devono spingersi a guardare al futuro verso ciò che non si è ancora verificato.
Il monitoraggio costante delle attività gestionali, operative e contabili non va tuttavia inteso come un obbligo fine alla Normativa. Esso rappresenta infatti la possibilità di pianificare correttamente decisioni, investimenti e finanziamenti.
Per informazioni pratiche su come intervenire a livello normativo vi invitiamo a contattarci. Per scoprire i vantaggi derivanti dagli adeguati assetti siete invitati a seguire il webinar gratuito del 23 Aprile e compilare l’apposito questionario FMPI